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Non sono una grande fan di questa ship House+Cuddy...io preferisco di gran lunga House+Cameron...però, vedendo gli ultimi risvolti, ero curiosa di vedere che tipo di storie si scrivono su questa coppia.....e devo dire che comunque ci sono delle scrittrici ottime ovunque. Quindi, siccome io adoro le storie, qualunque esse siano, vediamo come va la mia prima prova House+Cuddy ^^
Grazie @ CassidyTVNut per avermi permesso di tradurre =)
Piccolo sunto: 'Guida' disse disperatamente, il bisogno negli ok. 'Ok' mormorò lui, prendendole la mano e stringendogliela.
Capitolo 1 - Più vicino di quanto sia mai stata
Lisa Cuddy era in ufficio, accarezzandosi lo stomaco in modo assente ed ammirando il piccolo rigonfiamento.
Era appena notabile, ma lo sarebbe stato molto di più presto, e tutti allora avrebbero saputo. Non vedeva l'ora che arrivasse quel momento, quando sarebbe stata evidentemente incinta e al diavolo ciò che pensava il mondo.
Al diavolo i suoi genitori, che si aspettavano di vederla sposata ad un ebreo con 50 figli.
Al diavolo gli scettici che non pensavano ce l'avrebbe fatta.
Al diavolo le persone che gufavano sul fatto che avrebbe fallito.
Al diavolo tutti!
Non vedeva l'ora di veder nascere suo figlio, tenere il suo lui o lei tra le braccia, e non amare nessun altro più di quella piccola persona che aveva aiutato a creare. Con l'aiuto di un donatore di sperma e un test.
E tutto questo sarebbe accaduto tra 6 mesi, intorno a Natale.
Che regalo di Natale sarebbe stato per lei.
Aveva sempre voluto un bambino, per completarsi la vita, e ora lui o lei stava arrivando per Natale. Era la ciliegina sulla torta.
12 intere settimane! Il suo corpo era riuscito a contenere queste 12 settimane! Era il periodo più a lungo che aveva fino ad ora vissuto, tutto quel dolore emotivo, l'insicurezza costante.
Gli ormoni erano impazziti del tutto mentre aspettava i suoi risultati per l'IVF, seduta ad aspettare per il meglio o per il peggio.
E ora, arrivava il meglio!
Riusciva appena a contenersi alla prospettiva di essere mamma.
Guardare partite di calcio, salutarli al loro primo giorno di scuola, il loro primo sorriso, il loro primo cuore spezzato, tutto.
E poi quella sensazione dolorosa.
La sensazione del dubbio, la paura di fallire.
Cosa sarebbe potuto succedere per spezzare quell'idillio?
Il primo aborto era avvenuto alla quarta settimana, non sapeva nemmeno di essere incinta allora. Il medico le aveva assicurato che ora era ufficialmente al secondo semestre, gli aborti sono molto rari ormai.
E per questo sospirò di sollievo.
Voleva che fosse tutto perfetto.
Peso perfetto, taglia perfetta, salute perfetta, nascita perfetta, tutto perfetto, si disse mentre leggeva un giornale sul parto che aveva comprato non appena aveva saputo di essere incinta. Tutto era naturale, e perfetto.
Perchè la perfezione era la sola cosa che ci voleva per il suo piccolo fagotto di gioia, il cui arrivo era tanto sperato.
Sapeva che era strano, perchè era una mamma non più giovane, ma quella fantasia non era mai scomparsa nemmeno per una volta dalla sua mente.
Aveva anche scoperto che, stranamente, i sintomi di gravidanza sembravano esser spariti dopo un giorno o due. Non si sentiva più stanca, non aveva nausea o vomito, e i seni non facevano più tanto male. Un'altra cosa meravigliosa era che non doveva più andare in bagno costantemente. Nelle passate settimane si sentiva frustrata da questa cosa, e aveva creato molto sospetto insieme al suo continuo vomitare e al rifiuto della caffeina.
Sorridendo al pensiero che la sua vita stesse migliorando, si diresse alla porta. Sarebbe andata da House per ringraziarlo per ciò che aveva fatto per lei nelle passate settimane.
Naturalmente, lui aveva subito notato il suo stato, ma non aveva detto nulla a nessuno.
Bussò alla porta, interrompendo qualche suo giochetto col bastone e le palle.
'Hmm' pensò lei 'Che pensiero'.
Lui aveva in mano la pallina multicolare che lanciava sempre contro il muro.
"Ciao" disse lui, alzandosi subito.
"Ciao" replicò lei, sentendo la tensione nell'aria.
"Avanti, siediti, donna incinta" disse.
"Grazie" disse lei, sedendosi di fronte ad House "Voglio solo dirti, House, che ti sono grata per non aver detto a nessuno della mia umm, situazione".
"E' ok" rispose lui "Sono affari tuoi, e poi, non è colpa mia se la gente è idiota e non nota l'ovvietà".
Lei rise appena, amava il suo humor, anche se a volte poteva trasformarsi in insulto. Dopo poco tutto si zittì, un silenzio teso cadde su di loro.
"Vado, devo andare al negozio" mormorò lei.
"Voglie?" replicò lui.
"Si, di un panino di Ben & Jerry con mostarda e sottaceti" disse sorridendo.
"Ewwwwwwwww" fece lui con disgusto.
"Non devi mangiarlo tu" disse mentre andava via.
Poi qualcosa la fermò.
Un dolore improvviso.
Fu così potente che pensò che le ginocchia le avrebbero ceduto.
House si alzò subito, spostandosi al suo fianco.
Anche se agitato, vide del sangue sui pantaloni di Cuddy.
Come medico, sapeva bene cosa stava accadendo, ed anche lei.
L'aiutò a mettersi ritta mentre lei pensava a quell'imminente perdita.
"Era il periodo più vicino alla fine di quanto sia mai stata" mormorò appena "E ora ho rovinato tutto di nuovo".
"Hey" replicò lui, alzandole il viso "Non dire così. Non è stata colpa tua, è la natura".
"Come se niente accade per nulla" mormorò lei.
"Non parlare così, Lisa, per favore" la pregò "Ti porto a casa".
Lei tentò di protestare ma lui non volle saperne di cambiare idea.
Continua...
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Heezy.
User deleted
Ehi è carina assai, anch'io non sono molto ...come dire, portata (?) per le storie Huddy, ma effettivamente alcune sono scritte bene...quindi vediamo un po'!
Mi sembra ambientata a un tempo addietro giusto?! Voglio dire rispetto dove si trova il TF.
Continua se ti va! Io leggo volentieri.
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pollon03.
User deleted
bhe da huddy sono molto contenta di leggere questa ff...aspetto!!!! . -
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Grazie ragazze =)
Capitolo 2 - Resta con me
"Guida" disse lei disperatamente, il bisogno negli occhi. "Ok" aveva mormorato lui, prendendole la mano e stringendogliela.
La prese gentilmente, anche se la gamba lo stava uccidendo.
Le diede il suo giubbotto per coprire i segni del sangue sui pantaloni.
Lei gemette dal dolore, quindi le accarezzò la schiena per calmarla.
"E' tutto ok, Lisa. Te lo prometto" disse lui.
Raccogliendo le ultime forze, arrivarono all'auto di Cuddy. La fece mettere sul sedile del passeggero e poi si mise al lato di guida. Lei tremò.
"Lisa, calmati, so che fa male ma stiamo andando a casa tua" disse, incominciandosi a preoccupare del suo stato.
"No" protestò lei "Non a casa! Non voglio andare a casa, ci sono un sacco di cose che mi ricordano cosa non accadrà più. Ci sono vestiti per bambini, libri di gravidanza, libri dei nomi. Non ce la posso fare!" disse quasi piangendo.
"Ok, ti porto a casa mia. Ma dobbiamo fermarci prima".
"Dove?" chiese debolmente lei.
"Al supermercato, non c'è cibo da me e tu avrai bisogno di nuove forze. E anche qualche tovaglietta assorbente finchè non finisce l'emorragia".
"Ok" disse lei, addormentandosi poco dopo.
Lui guidò in silenzio fino al negozio e la lasciò in auto a dormire con un bigliettino che la informava dove erano e dove era andato lui.
Entrò e non seppe da dove iniziare.
Riflettendo, comprò qualche DVD per lei perchè i loro gusti erano molto diversi.
Poi prese le tovagliette assorbenti e qualche shampoo, phon, deodorante e bagnoschiuma. O questo o avrebbe dovuto usare i suoi.
Le prese qualche abito, solo qualche tuta, intimo, calzini e magliette per ora. Prese anche delle scarpe da ginnastica, se le fosse venuto in mente di uscire un pò.
Zoppicando verso un altro reparto, prese un pò di frutta e vegetali, gli ingredienti per alcuni piatti, un cartone di gelato e un sacco di cioccolato. Alcune riviste e giornali, un pò di cibi vari, alcool e un pò di the.
Alla fine, le prese anche dei fiori per sollevarle, sperava, il morale.
Pensò fosse tutto mentre si avviava alla cassa.
Pagò tutto ed uscì, Lisa stava ancora dormendo.
Accese il motore e la radio, tenendo il volume molto basso.
Passarono gli The Who con 'Tea & Theatre', e lui iniziò a canticchiare appena.Will you have some tea
After theatre with me?
We did it all - didn't we?
Jumped every wall - instinctively
Unravelled codes - ingeniously
Wired all the roads - so seamlessly
We made it work
But one of us failed
That makes it so sad
A great dream derailed
One of us gone
One of us mad
One of us, me
All of us sad
All of us sad - lean on my shoulder now
The story is done - 's getting colder now
A thousand songs - still smoulder now
We played them as one - we're older now
All of us sad
All of us free
Before we walk from the stage
Two of us
Will you have some tea?
Will you have some tea
At the theatre with me?
Mentre cantava, lei si mosse appena e si svegliò.
"Scusa" disse lui "Non volevo svegliarti".
"E' ok" replicò lei "Hai una bella voce quando canti".
"Grazie" disse lui.
"Siamo già arrivati?" chiese.
"Si, quasi" replicò lui.
La canzone alla radio cambiò: i REM con 'Everybody Hurts'.When the day is long and the night, the night is yours alone,
When you're sure you've had enough of this life, well hang on.
Don't let yourself go, everybody cries and everybody hurts sometimes.
Sometimes everything is wrong. Now it's time to sing along.
When your day is night alone, (hold on, hold on)
If you feel like letting go, (hold on)
When you think you've had too much of this life, well hang on.
Everybody hurts. Take comfort in your friends.
Everybody hurts. Don't throw your hand. Oh, no. Don't throw your hand.
If you feel like you're alone, no, no, no, you are not alone
If you're on your own in this life, the days and nights are long,
When you think you've had too much of this life to hang on.
Well, everybody hurts sometimes,
Everybody cries. And everybody hurts sometimes.
And everybody hurts sometimes. So, hold on, hold on.
Hold on, hold on. Hold on, hold on. Hold on, hold on. (repeat & fade)
(Everybody hurts. You are not alone.)
House cantò di nuovo insieme alla canzone e Lisa si stese e lo ascoltò.
House si fermò davanti casa ed aiutò Lisa a scendere. La fece entrare e tornò indietro a prendere le varie buste. Quando tornò dentro, la trovò sul divano a fissare nel vuoto.
"Errr, Lisa" disse "Ti ho preso un paio di cose al negozio, è tutto qui".
Le diede tutte le buste.
Lei ci guardò dentro e poi sorrise appena "Grazie. E' ok se uso il bagno? Vorrei farmi una doccia".
"Vai pure" disse "Mentre sei via, io preparo qualcosa da mangiare. Ti va un pò di pollo?".
"Ok" disse.
"Ho preso del the, caffè ed aranciata. Cosa preferisci?".
"Il the andrà bene" replicò lei mentre entrava in bagno.
Mentre cucinava, Cuddy si mise sotto la doccia. Si posizionò sotto il getto caldo dell'acqua e pianse.
Non si tenne dentro nulla.
Pianse quando vide i rivoli rossi mischiarsi con l'acqua.
Pianse quando lo stomaco le fece male.
Pianse al conforto di House che le stava volendo dare.
E quando finì di piangere, si lavò il corpo e i capelli in silenzio.
Dopo essersi vestita ed essersi ripulita, uscì e venne accolta da un odore caldo e buonissimo di pollo.
"Hey, sei uscita" le disse "Il pollo è pronto e l'acqua del the sta già bollendo".
Lei sorrise mentre si sedeva.
Mangiarono in silenzio, scambiandosi solo qualche sorriso e qualche sguardo.
Fu tutto silenzioso finchè i crampi di Cuddy non la fecero piegare dal dolore.
Iniziò a piangere di nuovo, gli occhi bruciavano e la sua pelle sembrava di porcellana.
"Hey" disse House, spostandosi al suo fianco. L'abbracciò appena e le accarezzò la schiena "Non piangere, andrà tutto bene".
"Il dolore...è forte...sembra come se una parte di me è stata strappata via. Sono stanca, voglio solo dormire ma non ce la faccio con questi stupidi crampi!" pianse per la frustrazione.
"Ascolta" disse House "Puoi dormire nel mio letto, e se il dolore peggiora, puoi prenderti un Vicodin".
Lasciò per un pò la stanza e tornò con un Vicodin e un pò d'acqua.
"Non devi prenderlo, ma se ti servisse...".
Lei mandò giù la pillola e prese un sorso d'acqua. Poi si alzò e si diresse in camera.
"Non voglio stare da sola" mormorò "Resta con me".
"Ok" disse House "Dammi un secondo".
Andò in bagno e si cambiò con una maglia e i boxer. Le si mise di fianco e se la tenne vicina. Lei si addormentò quasi subito e lui la seguì poco dopo.
Continua.... -
pollon03.
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Io aspetto...... . -
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Capitolo 3 - Il re leone
"Guida" disse lei disperatamente, il bisogno negli occhi. "Ok" aveva mormorato lui, prendendole la mano e stringendogliela.
Arrivò il mattino dopo, e Cuddy si svegliò lentamente nell'abbraccio di House, che era leggermente appoggiato su di lei, tenendosela vicina e al caldo.
Lei sorrise appena e si stiracchiò.
Lo stomaco le faceva male, ricordandole di non sforzarsi troppo.
E lei lo ascoltò silenziosamente, rannicchiandosi di nuovo contro House.
House si svegliò, sentendo i suoi movimenti.
Guardò verso il suo fianco e trovò Lisa.
"'Giorno" mormorò.
"Buongiorno" replicò lei.
"Fame?" chiese.
"Molta" disse lei.
"Beh, si da il caso che io possegga il grande segreto dei pancake di macadamia di Wilson. Ne vuoi?".
"Si!" disse.
Si alzò e si diresse in cucina.
Lei lo seguì poco dopo, era andata in bagno per rinfrescarsi un pò e poi si era vestita.
Arrivò sentendo l'odore di pancake e the.
Una volta fatti i pancake, si sedettero al tavolo e li divorarono.
Cuddy non era sicura se avesse perso appetitto o se si stesse sentendo meglio.
I crampi erano diminuiti durante la notte, e il Vicodin l'aveva aiutata.
Oggi, sentiva che poteva essere un giorno più positivo.
Finita la colazione, House era stato chiamato a lavoro per aiutare in un caso.
Aveva lasciato Cuddy con un abbraccio e dicendole di fare come se fosse a casa sua.
Il dolore stava aumentando, e quindi prese un Tylenol prima che peggiorasse, e si rinfrescò con un pò di succo d'arancia.
Aveva deciso di guardare un film e iniziò a passare in rassegna la collazione di House.
E con suo totale shock, trovò il DVD del Re Leone.
Rise al pensiero di House ad avere un DVD della Disney tra porno e film d'azione.
Ripensando al fatto di non aver più visto quel film da anni, ed era uno dei suoi preferiti, lo inserì ed iniziò a guardarlo.
Si avvolse attorno una grande coperta sul divano di House.
Aveva amato quel film sin dalla prima volta.
Era una storia triste, ma anche una storia di speranza e di bene che vince sul male.
Trovò un pò patetico il fatto di sapere ancora le parole.As you go through life you'll see
There is so much that we
Don't understand
And the only thing we know
Is things don't always go
The way we planned
But you'll see every day
That we'll never turn away
When it seems all your dreams come undone
We will stand by your side
Filled with hope and filled with pride
We are more than we are
We are one
If there's so much I must be
Can I still just be me
The way I am?
Can I trust in my own heart
Or am I just one part
Of some big plan?
Even those who are gone
Are with us as we go on
Your journey has only begun
Tears of pain, tears of joy
One thing nothing can destroy
Is our pride, deep inside
We are one
We are one, you and I
We are like the earth and sky
One family under the sun
All the wisdom to lead
All the courage that you need
You will find when you see
We are one
Questa canzone le fece capire che poteva farcela, che niente poteva distruggerla. Le cose non sempre vanno come si vuole, e ce l'avrebbe fatta, ne sarebbe venuta fuori più forte. Questa situazione non faceva eccezione.Timon-
I can see whats happening...
Pumba-
What!
Timon-
..And they dont have a clue..
Pumba-
Who!
Timon-
..They'll fall in love and heres the bottom line..our trios down to two
Pumba-
Oh..
Timon-
The sweet caress of twilight
theres magic, everywhere
and with all this romantic atmosphere
disasters in the air!
(Chorus)-
Can you feel, the love tonight...
the peace the evening brings
The world for once, in perfect harmony
with all its living things.
Simba-
So many things to tell her
but how to make her see.
The truth about my past..Impossible!
She'd turn away from me..
Nala-
He's holding back, he's hiding
but what i cant decide.
Why wont he be the king i know he is
the king i see inside...
(Chorus)-
Can you feel, the love tonight
the peace the evening brings
The world for once, in perfect harmony
with all its living things
Can you feel the love tonight
You need'nt look too far
Stealing through, the nights uncertanies
Love is where they are...
Timon-
And if, he falls, in love, tonight...*sniff*
It can be, assumed...
Pumba-
His carefree days, with us are history...
Both-
In short our pal...is doomed
Questa canzone le fece pensare alla sua relazione con House. La loro relazione era stata tesa, ma ora erano in perfetta armonia. Ma poteva chiamarlo amore? Non ne aveva ancora idea.From the day we arrive on the planet
And blinking, step into the sun
There's more to see than can ever be seen
More to do than can ever be done
There's far too much to take in here
More to find than can ever be found
But the sun rolling high
Through the sapphire sky
Keeps great and small on the endless round
It's the Circle of Life
And it moves us all
Through despair and hope
Through faith and love
Till we find our place
On the path unwinding
In the Circle
The Circle of Life...
It's the Circle of Life
And it moves us all
Through despair and hope
Through faith and love
Till we find our place
On the path unwinding
In the Circle
The Circle of Life
Decise che aveva bisogno di andare avanti, proprio come diceva la canzone. Sarebbe andata avanti, finchè non avrebbe trovato il suo reale posto. Sperava che un giorno sarebbe stata una madre, ma questa decisione era tutta di Dio. E poi c'era sempre l'opzione dell'adozione. Capì che c'era ancora tanto da vedere e fare, che il mondo era più grande di Princeton.
Voleva andare via e provare a vivere la sua vita e le sue emozioni, almeno per un pò.
Non vedeva l'ora di dirlo ad House.
Lui tornò dopo un paio d'ore e cucinò la cena.
E poi glielo disse.
"Greg, ho una nuova visione della vita! E ho iniziato una nuova esistenza guardando il Re Leone!".
"Aspetta un attimo, hai avuto una nuova visione della vita guardando il Re Leone?" chiese confuso.
"Si, e quello che mi piacerebbe sapere è che cosa ci faceva tra i tuoi film?" replicò.
Lui abbassò la testa e rimase in silenzio per un pò.
"Lo sapevo che ti avrei zittito così" disse lei "Comunque, alcune canzoni mi hanno fatto capire che devo andare avanti, devo andare via da Princeton, allargare i miei orizzonti, accettare ciò che sarà".
"Hey hey, sei tutta cliché oggi!" replicò lui "Chi avrebbe mai pensato che il Re Leone ti avrebbe insegnato come vivere?".
"Comunque" disse, ignorandolo "Ho deciso cosa faremo".
"Aspetta, che intendi con 'cosa faremo'?".
"Tu verrai con me! Andremo in vacanza!".
Continua.... -
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Capitolo 4 - Just drive
HOUSE POV"Aspetta, che intendi con 'cosa faremo'?".
"Tu verrai con me! Andremo in vacanza!".
Non riuscivo a credere a cosa avevo sentito.
In vacanza? Andiamo, è così scontato.
Mi fece sedere e mi disse che voleva andare a Miami in vacanza. Disse che aveva sempre amato Miami, ma non aveva mai avuto modo di andarci.
E per una volta, l'ascoltai.
Osservai i suoi occhi e ascoltai ogni sua parola.
Ogni parola che usciva dalla sua vocca, la sentii e l'assorbii.
Whoa!
Qualcosa non andava!
Prendemmo la cartina, ci volevano almeno 20 ore di macchina per arrivare a Miami.
Saremmo partiti comunque all'avventura, decidemmo.
Potevamo visitare Baltimora per il baseball, Washington per vedere la Casa Bianca e Capitol, Richmond per vedere il monte, Raleigh per gli show e la musica, Columbia per i festival, i concerti e gli show sul ghiaccio, Savannah per la storia e l'architettura, Jacksonville per lo sport, Daytona Beach per la spiaggia e le moto. E poi Miami, per il sole, l'oceano e i club.
A lei andava tutto bene, e io ero entusiasta.
Ad essere onesti, non poteva fregarmene di meno, ma il fatto che dicevo di si la rendeva felice.
Quindi organizzammo tutto.
Affittammo un'auto, e poi prenotammo un volo da Miami al New Jersey, lasciando poi l'auto alla compagnia in aeroporto. Preparammo le borse, e partimmo per Washington, la nostra prima destinazione.
"Quindi, andiamo?" disse lei ansiosamente.
"Prima ti do fastidio un altro pò e poi andiamo".
"Mettiti a guidare" disse lei, il bisogno negli occhi. "Ok" mormorai, prendendole una mano e stringendogliela.
Potevo vedere che aveva bisogno di questo viaggio, e non mi sarei di certo opposto.
Washington, arriviamo!
Continua...
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Heezy.
User deleted
Leggo questa FF e penso "non è che non è bella, cioè scritta bene, ma...non riesce a prendermi, perchè le FF sono le nostre fantasie e le fantasie le facciamo di cose che ci emozionano o piacciono tanto, e mi accorgo che sono H+C dipendente...." . Il TF è un'altra storia, Hugh e Lisa rendono possibile apprezzare anche una storia House/Cuddy, diventa la "realtà" quella, le FF invece, sono appunto le ns fantasie .
Però se ti piace tradurla io la leggo stanne certa!
Grazie Vale!.