The Lost Son

NCIS

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Administrator
    Posts
    133,101
    ok
    +110
    Location
    SiCiLiA

    Status
    Offline
    Autrice: Rose de Sharon
    Status: Completa
    Parings: Leroy Jethro Gibbs, Tim McGee
    Tipologia: Hurt/Comfort/Friendship
    Piccolo sunto: AU, ambientata nell'8° stagione. Ormai stanco dell'atteggiamento dei suoi colleghi, McGee accetta una pericolosa missione di 6 mesi i Afghanistan. La sua assenza finalmente apre gli occhi al Team Gibbs, ma sarà troppo tardi?
    Link storia originale: The Lost Son
    Ringraziamenti: Grazie 1000 all'autrice, Rose de Sharon, per avermi permesso di tradurre le sue storie!!! :A5:

    Capitolo 1 - Una decisione



    L'agente speciale Tim McGee era seduto alla sua scrivania nel dipartimento deserto degli NCIS, non una sorpresa comunque: il giovane rimaneva spesso a fare del lavoro extra, non perchè fosse un temporeggiatore, al contrario, era estremamente coscienzioso e, soprattutto, gli piaceva ricercare vecchi casi irrisolti nella speranza che le sue abilità al computer gli potessero permettere di trovare un elemento passato inosservato e che avrebbe potuto smascherare i colpevoli che pensavano, da troppo tempo, di averla fatta franca. E fare quel tipo di ricerche era più facile quando i telefoni erano silenziosi e tutti erano andati a casa, inclusi il suo capo e i suoi colleghi.

    Quella sera, comunque, McGee non stava lavorando a vecchi casi ma ad un progetto speciale, e si stava avvicinando alla conclusione. Senza dirlo a Leroy Jethro Gibbs, il suo capo, McGee era stato contattato un paio di settimane prima dal Generale Stephenson, Capo delle Operazioni delle Forze Armate Americane stazionate in Afghanistan; il Generale aveva chiesto il suo aiuto nell'elaborazione di un programma per il computer per incrementare la sicurezza dei soldati americani stazionati in province remote. L'idea principale era quella di creare un aggeggio che potesse trovare mine sotterrate in strade sterrate per proteggere gli Hummer, e così rovinare i piani dei nemici.

    McGee era stato un po' sorpreso dalla chiamata personale del Generale Stephenson a casa, la sera tardi; lui era, innanzitutto, un agente degli NCIS, quindi perchè gli era stato chiesto di disegnare uno strumento di localizzazione simile? Ma il Generale Stephenson - un uomo alto e duro, con uno sguardo penetrante - gli aveva detto solo che i loro ingegneri non sapevano più cosa fare e avevano "bisogno di un paio di occhi freschi e giovani" per riuscire dove altri avevano fallito. Il Generale gli aveva anche spiegato di aver incontrato l'Ammiraglio McGee, il padre di Tim, ad una riunione tenuta nel Dipartimento della Marina.

    Quella informazioni aveva fatto sentire McGee abbastanza a disagio; Tim non era proprio in buoni rapporti con l'Ammiraglio, che non perdeva mai occasione di lamentarsi pubblicamente sul suo "deludente figlio" che lavorava con gli NCIS piuttosto che unirsi alla Marina, non raccontava mai però che Tim si era guadagnato una laurea in Ingegneria Biomedica alla John Hopkins e un master in Scienze Forensi del Computer dal MIT, il tutto prima di compiere 24 anni.

    "E non penso che questo tipo di lauree vengano rilasciate agli stupidi" Stephenson aveva detto "Specialmente non così giovani. Tuo padre potrebbe non essere a conoscenza della tua intelligenza, ma stai sicuro che un sacco di noi capoccioni lo sappiamo. Gli NCIS non sono un mondo a parte, i Direttori parlano tra loro, le voci corrono anche fino al Dipartimento di Difesa o alla Casa Bianca".

    Stephenson gli aveva dato un po' di tempo per pensare alla sua proposta; ma proprio dopo che il Generale se n'era andato da casa sua, McGee aveva chiamato Leon Vance, Direttore degli NCIS, per chiedere consiglio. Il ragazzo era stato un po' imbarazzato per chiamare così tardi, ma Vance aveva accettato le sue scuse - al contrario di Gibbs, non era insensibile all'educazione - e aveva chiesto quale fosse il problema. Dopo che Tim gli aveva raccontato tutto, Vance aveva posto qualche discreta domanda, il giorno dopo, e aveva chiamato McGee per dargli la sua autorizzazione. Ovviamente, dato che la richiesta di Stephenson riguardava la sicurezza delle truppe all'estero, McGee non poteva parlare nè con i suoi colleghi nè con il suo capo.

    'Non che mi sarebbero di aiuto' aveva pensato 'Parlare del progetto mi porterebbe solo le prese in giro di Tony, l'imbarazzo di Ziva e Abby mi bombarderebbe di domande, nonostante la mia promessa di silenzio. E Gibbs mi urlerebbe contro per lavorare per qualcun altro, e come ciò potrebbe rallentare i nostri casi'.

    Tim McGee si era sempre sentito quello strano e fuori dal team, a dispetto di aver lavorato con gli NCIS per quasi 7 anni. Si era dimostrato valido in innumerevoli occasioni, sia sul campo che col pc, ottenendo informazioni segrete che si erano poi dimostrate di incredibile aiuto in alcuni casi - incluso il craccare siti ultra-protetti. Mai in ritardo a lavoro, sempre in regola con i report, costantemente di aiuto e di supporto, fedele e leale, McGee poteva benissimo rappresentare un agente modello degli NCIS (secondo anche il Direttore Vance). Ma, non importava quanto ci provasse, il ragazzo non si era mai guadagnato lo stesso grado di rispetto dal suo capo, il Team Leader Gibbs, e dai suoi colleghi. A dispetto dall'essere maturato tanto negli anni, si sentiva sempre non considerato, una conseguenza della sua mancanza di preparazione militare o in Polizia.

    McGee sospirò e scosse la testa; chi stava prendendo in giro, ovviamente non veniva preso in considerazione! L'agente Tony DiNozzo era stato poliziotto a Baltimora; l'agente Ziva David, nato e cresciuto in Israele, era stato un agente Mossad; due persone altamente qualificate, capaci di affrontare qualsiasi tipo di situazione e usare la forza fisica in ogni momento. McGee aveva seguito un corso fisico e di cecchino negli NCIS, ma non aveva il livello dei suoi compagni, e Tony non perdeva mai occasione per ricordarglielo. Per quel che riguardava l'esperta forense Abby Sciuto, era la preferita di Gibbs e guai chi lo dimenticava! Tim aveva amato Abby, ma la sua natura estrosa aveva messo fine alla loro relazione, lasciando un ragazzo col cuore a pezzi. Abby, però, usava troppo spesso i sentimenti di Tim per ottenere ciò che voleva, non preoccupandosi se le sue bravate potessero mettere nei guai il suo ex con Gibbs.

    L'ultima parte era la più dolorosa per McGee; ammirava Gibbs, tanto, e avrebbe dato tutto per ottenere il suo rispetto, ma quel desiderio sembrava essere stato maledetto sin dall'inizio. Gibbs odiava i computer, non capiva nulla di tecnologia e semplicemente non capiva l'abilità tecnica di Tim nel mondo numerico. Per Gibbs, i computer erano degli enigmi e chi li maneggiava - incluso McGee - erano solo arnesi che potevano aiutarlo nei casi. Tim avrebbe accettato il suo ruolo di quinta ruota del carro nel team se, almeno, Gibbs e gli altri avessero espresso preoccupazione ogni volta che era rimasto ferito sul posto di lavoro. Sfortunatamente, ciò non era accaduto; non importa quante volte avessero sparato a Tim, usato il tazer, fosse stato morso da un cane, picchiato; i suoi colleghi avevano sempre reagito col sarcasmo e Gibbs con l'indifferenza. Il ragazzo era stato lasciato da solo in convalescenza, tutto quello nel nome di "fargli togliere di dosso quella sua morbidezza", a detta di Tony.

    Tim sospirò di nuovo e poi controllò lo schermo del pc: il programma che aveva disegnato (nominato 'The Watcher') per il Generale stava funzionando perfettamente, ma necessitava di un vero utilizzo sugli Hummer. Tim aveva già costruito un involucro per inserirlo sul bumper di una Porsche, e poi aveva guidato come test, ma c'era tanta differenza tra una macchina sportiva e un veicolo armato su una strada disastrata...

    "Agente McGee?".

    Il cuore di Tim perse un battito mentre guardava il Direttore Vance di fronte la sua scrivania, stecchino all'angolo della bocca. Il ragazzo era stato così perso nel suo mondo da non sentirlo arrivare.

    "Oh! Mi scusi, Direttore, non avevo visto che era ancora qui" disse Tim, alzandosi per deferenza.

    "Le scartoffie non finiscono mai!" grugnì "Ma la sua presenza mi ha sorpreso; pensavo di essere l'unico qui. Lavora ancora ai casi di Gibbs?".

    "Ehm...No, Signore; stavo facendo gli ultimi controlli per il programma del Generale Stephenson".

    "Ah, 'The Watcher'!" disse Vance con un mezzo sorriso. Certo che un nome simile poteva essere dato solo da un agente sveglio, amante dei videogiochi e scrittore di fiction "Quindi è ancora in lavorazione e funzionante?".

    "Sì, Signore, va tutto bene ma ci sono ancora dei lati pratici che devo sviluppare. Devo pensare a 'The Watcher' usato in condizioni come quelle in Afghanistan per far sì che funzioni al massimo delle sue potenzialità".

    "Deve testarlo sul campo" disse Vance.

    "Esatto, Signore, ma riesco a malapena a pensare ad un posto vicino Washington dove poter trovare una condizione simile. Una regione desertica sarebbe l'ideale, come l'Arizona o l'Oklahoma, ma per questo dovrei assentarmi e non sono sicuro che...l'Agente Gibbs mi darebbe l'ok".

    Tim sperò che l'uomo non notasse la sua esitazione. Passò lo stecchino da un lato all'altro della bocca e poi si sedette su un angolo della scrivania, con meraviglia dell'agente.

    "McGee, 'The Watcher' deve proteggere le nostre truppe in Afghanistan. Non devo ricordarle dell'attacco della scorsa settimana, dove un Hummer è esploso dopo aver colpito una mina e i nemici sono arrivati per finire i superstiti. Se il suo programma può aiutare i veicoli a trovare le mine, sarebbe un grande passo avanti nella guerra. Le vite dei soldati preservate, i nemici individuati prima che possano colpire...Dio, le possibilità sono infinite, ma abbiamo poco tempo; 'The Watcher' deve essere provato sul campo".

    Gli occhi verdi di Tim si spalancarono a quelle parole. Ovviamente, il Direttore non voleva dire che...?

    "Sì, McGee, deve andare in Afghanistan e lavorare sul programma da lì. Dovrà anche migliorare l'involucro con qualsiasi materiale potrà trovare lì. Non le mentirò, agente McGee: la missione sarà pericolosa e durerà almeno 6 mesi. Si sente pronto?".

    Tim non esitò "Sì, Signore. Sarò felice se il mio sapere e la mia esperienza potranno essere d'aiuto alle truppe".

    Vance sorrise tristemente. Sapeva che il ragazzo era coraggioso e non si sarebbe tirato indietro dinanzi la paura e il pensiero di essere spedito lontano, in una delle zone di guerra più pericolose. Ovviamente, il Generale Stephenson si era assicurato la sua totale cooperazione e McGee sarebbe stato in ottime mani. Ma era anche una mente brillante degli NCIS e la sua abilità informatica sarebbe mancata tanto.

    E poi c'era la questione con l'agente Gibbs...

    "Apprezzo che ti offri volontario per questa missione, McGee. Tutti i dettagli sono stati supervisionati dal Generale Stephenson; partirai per Kabul a fine settimana; avrai abbastanza tempo per preparare tutto".

    "Grazie, Signore, e Gibbs? Di certo non sarà felice che me ne vada per 6 mesi...".

    "Lascia a me Gibbs. Urlerà e si lamenterà come sempre, ma i tuoi ordini sono stati approvati sia dalle alte autorità sia dal Generale Stephenson. Gibbs non avrà nulla da dire a riguardo e metterò in chiaro che non dovrà vendicarsi con te. A dispetto di ciò che pensa, non sei di sua proprietà - sei un agente federale, obbedisci ai tuoi superiori e basta! E tu, hai dei ripensamenti sul lasciare la tua famiglia e il team?".

    Gli occhi di Vance incontrarono quelli dell'agente, ma il ragazzo rimase fermo nelle sue decisioni.

    "No, Signore. Non sono in buoni rapporti con i miei genitori, dato che mio padre non ha mai approvato la mia presenza negli NCIS. Mia sorella Sarah ha appena preso a lavorare come insegnante ed è abbastanza focalizzata sullo scrivere il suo primo libro. Per quanto riguarda il mio team, sinceramente, dubito che gli mancherò" terminò con acidità.

    "E' una sorpresa, considerando che ci lavori insieme da 8 anni".

    "La prego, Signore, non devo ricordarle che sono solo il nerd del computer del Team di Gibbs. I nerd sono facilmente rimpiazzabili; qualsiasi persona del Cyber Crime può craccare codici, trovare informazioni segrete o rintracciare veicoli con i GPS".

    "Ma nessuno di loro è veloce quanto te, agente McGee" puntualizzò il Direttore "E la tua maneggevolezza con il mondo numerico è imbattibile".

    "Beh, forse, ma le persone del Cyber Crime sono molto bravi, Signore. Sono sicuro che troveranno un valido sostituto".

    "Ma sarà paziente abbastanza da gestire l'atteggiamento di Gibbs, o le battute ridicole di DiNozzo?".

    McGee abbassò lo sguardo; la risposta a quella domanda era "No". A parte le loro qualità professionali, Gibbs e DiNozzo erano particolarmente difficili da gestire. Gibbs era un ex Marine e anche molto rude, impaziente, autoritario e sconsiderato. DiNozzo, con la sua esperienza nella Polizia, aveva la licenza costante di ridicolizzare le persone con un background accademico. McGee, con due lauree, era diventato quindi l'obiettivo principale di DiNozzo. Tante persone negli NCIS avevano spesso chiesto negli anni come quel giovane ragazzo fosse riuscito a sopportare il suo capo e i suoi colleghi mentre i membri del Cyber Crime avevano protestato con il precedente Direttore, Jenny Sheppard, sui nomignoli come 'nerd', 'smidollati' o 'codardi' che DiNozzo aveva sonoramente ed abbondantemente affibbiato a McGee. Per i ragazzi del Cyber Crime, quell'atteggiamento era una chiara discriminazione verso gli intellettuali, ma il Direttore Sheppard, vecchia fiamma di Gibbs, non aveva dato adito a quelle proteste.

    "Non lo so, Signore" rispose Tim francamente.

    "Nemmeno io, ma 'The Watcher' ha l'assoluta priorità, quindi il tuo sostituto dovrà farsene una ragione. Va a casa, ora, e inizia a fare le valigie. Dovrai anche fare un check-up completo e fare alcuni vaccini. Parlerò con Gibbs domani mattina; ovviamente, prevedo che urlerà a squarciagola alla notizia, ma magari ti apprezzerà di più quando ritornerai?" disse Vance.

    McGee non condivideva l'ottimismo del Direttore; troppe volte Gibbs l'aveva ingiustamente punito per le azioni di Abby; troppe volte Tim si era scontrato con le crudeli battute di Tony; troppe volte aveva trovato primordiali prove per i casi ma non era mai stato considerato, il suo operato definito insignificante rispetto all'abilità di lanciare coltelli di Ziva, all'arroganza di Tony e al sapere scientifico di Abby. La verità era che non riusciva più a fidarsi dei suoi colleghi. Funzionavano abbastanza bene sul campo, ma a parte ciò, McGee aveva smesso di credere che sarebbe stato considerato un amico e un affidabile partner. Aveva mostrato una facciata impeccabile negli anni, una maschera di cordialità per nascondere il fatto che aveva sempre sofferto la loro cattiveria.

    Beh, troppo era troppo però. Quella missione in Afghanistan sarebbe stato un bel cambiamento e Tim McGee avrebbe aiutato a salvare vite, un obiettivo ottimo per la sua natura cavalleresca. Il Generale Stephenson sembrava apprezzare il suo lavoro, il Direttore Vance aveva approvato la missione e McGee si fidava del giudizio del Direttore.

    Il gradino più basso del team Gibbs stava abbandonando la nave; di certo quella nave avrebbe traballato e sarebbe affondata, ma Tim aveva raggiunto il punto in cui non gliene importava più.


    Continua...
     
    Top
    .
0 replies since 25/2/2017, 19:11   43 views
  Share  
.
Top